lunedì 26 maggio 2008

Finalmente compito 8!

Penso che uno degli aspetti più importanti che dovrebbe interessare al docente è la formazione di persone con capacità critiche che sappiano ragionare con la propria testa ma che soprattutto sappiano mettersi in discussione. Questi aspetti possono far parte o meno del carattere di ognuno di noi, ma possono essere anche insegnati dal corpo docente, che può mostrare attraverso le sue lezioni l’atteggiamento critico per arrivare, alla fine del percorso di studi, ad avere delle “teste ben fatte”. Essere critici nei confronti delle nostre conoscenze e in quelle che provengono dal resto del mondo alimenta la curiosità, la ricerca di nuove risposte quindi la crescita del “professionista”. Questo processo, per quanto faticoso, è la molla che permette di fare il proprio lavoro nella maniera migliore aggiornandosi sulle nuove scoperte in ricerca clinica e in medicina di base. Sicuramente il meccanismo che fa muovere tutto questo si basa su una delle verità dette da Platone secondo il quale bisogna avere passione e amore per arrivare alla conoscenza, e questo purtroppo non lo insegna nessuno. Nel lavoro del medico, l’amore per quello che facciamo ci aiuta a diventare bravi professionisti, scientificamente molto preparati, ma non sempre ci rende capaci di entrare in empatia con il paziente. Questo classifica i bravi medici in due categorie:quelli preparati e quelli altrettanto preparati che possiedono anche la capacità di entrare in empatia con il paziente. Non penso che la mancanza di un rapporto interpersonale con il paziente renda il medico meno bravo e meno preparato. Quello che realmente fa la differenza tra i professionisti di qualsiasi disciplina è l’amore per il proprio lavoro.